venerdì 28 dicembre 2018

CONTRADDIZIONE

Una grossa parte del Paese ha ormai perso la testa. Ci credo, perché la testa (che dovrebbe stare ben attaccata al collo), è - in tutti i sensi - nel pallone.
... Nel pallone, sì, perché è nel calcio - prima e più ancora che in politica - che il bullismo e l'ignoranza (degli ultras e dei loro compagni di merende), la fanno da padroni. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti anche in questi giorni.

Michele Serra, su Repubblica, ha segnalato una recente "inedita e sorprendente contraddizione".
... Ed è precisamente quella di un: "ministro di Polizia che fraternizza con gli ultras della sua squadra". E che lo fa, probabilmente, perché "in quella curva, tra quei giovani maschi dai modi spicci, c'è una fetta sicuramente consistente del suo elettorato".

TU KIAMALE EMOZIONI

Lo si sappia, l'ostrica "naturale" bretone è un "presidio di Slow Food". Lo ha spiegato Carlo Petrini su Repubblica (di giovedì 27-12-'18).
... E ci ha raccontato che in Francia, in un allevamento di ostriche, ci sta un certo Jean Noel Yvon (vero "giardiniere del mare", assicura), che riferendosi a questi prelibati molluschi che son le ostriche, avrebbe dichiarato: "Vivono in mare e le accudiamo una a una come se fossero dei figli".

Pur di suggerire un contenuto intellettuale alla sua trasferta sulla costa bretone, Carlo Petrini ha terminato l'articolo sottolineando il problema delle microplastiche.
... E anche Jean - riferisce Petrini - è preoccupato per la cosa. Infatti ha spiegato che "è fondamentale dare vita a un osservatorio che vada a fondo sulla questione, la trasparenza è tutto".

Petrini si dilunga molto su questi argomenti. E' fatto così questo snob che s'atteggia a filosofo, che ama baloccarsi con 'ste menate. Per non parlare di quando racconta continuamente 
la favola bella - quanto falsa - del meraviglioso tempo che fu (come no!).
... Lo ha fatto anche tre settimane fa (Repubblica di giovedì 6-12-'18),  quando ha 
spiegato che all'epoca - "la pubblicità trasmetteva contenuti ed emozioni".

L'evidente sciocchezza in quel caso gli è servita per poi parlarci di un certo Riccardo, che ha messo su un locale dove "più che portare i piatti ordinati lui li racconta" . Riuscendo, costui, a "trasmettere la fatica e la gioia di chi ha contribuito con le materie prime a donare quella pietanza".
... Naturalmente il Carlino ha precisato come e dove possiamo trovare questo locale. E non si dica, per carità, che questi sono "consigli per gli acquisti". Per carità, queste preziose indicazioni sono come il Carosello dei bei tempi andati (ovvero, come spiegato sopra, sono informazioni che ci regalano "contenuti ed emozioni").


 

martedì 25 dicembre 2018

L'ODIO NEL PIATTO


E’ mezzogiorno, è il 22 dicembre (dunque Natale è alle porte), e Matteo Salvini cosa ti fa? Ovvio, non potendo menarla ancora col presepe, pubblica su facebook la foto di quel che sta mangiando.
… Oltre alle faccine gaudenti, ecco come descrive la pietanza:
Oggi a pranzo mi tratto bene: tortellini freschi emiliani e ragù con la salsiccia, con un boccale di birra. Sperando che qualche giornalista o qualche professorone di sinistra non si offendano”.

Proprio così. Il vice-premier non solo ci illumina sui suoi pasti (ormai è un vizio, e bisogna farsene una qualche ragione), ma mentre si ingozza continua ad inventare complotti ai suoi danni.
… E i suoi visitatori, a questo punto, che fanno? Mio Dio, invece di consigliargli un tranquillante, gli rinfacciano il congiuntivo oppure gli spiegano che i tortellini vanno gustati nel brodo! T’è capì come siam messi?

E’ per questo che, di fronte allo scempio, mi sono sentito obbligato a dire la mia.
… Con un commento che iniziava così: "
Ci credo che l'Italia rischia di andare a fondo! Per dire, in questi commenti alla foto del post, invece di controllare i congiuntivi (e invece di fare gli isterici spiegando come si mangiano i tortellini), bisognava andare al nocciolo del problema. Intanto tranquillizzando il Capitan Matteo, e spiegandogli (anche se lui lo sa molto bene, ma preferisce fare il finto tonto), che i giornalisti e la sinistra in generale non hanno pregiudizi per tortellini, salsicce, e birra".

Subito dopo, ho voluto fare qualche ipotesi: "Può essere, invece, che qualcuno di questi "giornalisti e professoroni di sinistra" abbia l'allergia (comprensibile n'è vero), per i bulli, per i cialtroni, per i furboni che fanno i kazzari e i pagliacci su internet. Ovvero, può essere che qualcuno di questi cosiddetti 'radical-chic' abbia qualche (giustificata) allergia per tutti quelli che invece di parlare come mangiano, mangiano come parlano (cioè mangiano odiando, ruttando, scatarrando, sputando rabbia e veleno sui giornalisti e sui professoroni di sinistra)".

E concludevo il mio sfogo con questi consigli: "Morale: rilassatevi, voi tutti che accusate Salvini per il suo disinvolto abuso della lingua italiana. E rilassatevi voi tutti che gli insegnate come vanno pappati i tortellini. Infine, rilassati anche tu, caro il mio Matteo Salvini (ministro della Paura e dell'odio). E' Natale, puoi condire il piatto come ti pare e piace. Ma non accompagnarlo con false accuse e insulse polemiche, altrimenti il Bambinello che hai messo nel presepe piange e si dispera. Lo dico anche per il tuo bene. Perché, vedi, se ti ingozzi sempre con quella rabbia bestiale da bullo di periferia, prima o poi il mangiare ti andrà di traverso!".

domenica 25 novembre 2018

SLOW BARCELLONA

😄 Si segnala che Carlo Petrini, Gran Filosofo della Pignatta, su Repubblica (giovedì 22-11-2018), ha sprecato una pagina del quotidiano per sostenere, intanto, che "Barcellona è una delle mete gastronomiche più importanti del mondo".
... Partendo da questa Verità di Fede, poi, ha raccontato la storia di due giovani romagnoli che sono andati lì a fare i ristoratori (più che altro aprendo locali per vegetariani, vegani, snobberie varie ed eventuali).

😥 In quel di Barcellona, assicura Petrini, i due coraggiosi hanno dato "concretezza" alle idee e ai valori "che sono gli stessi di Slow Food", (e fin qui siamo alla narrazione glamour).
... Solo a fine sviolinata, l'articolo si è chiuso pubblicando foto, indirizzi, nomi dei gestori del locale (che saranno sicuramente riconoscenti per la pubblicità). D'altra parte, l'intento dell'iniziativa era già nel titolo: "Prodotti freschi, nessuno spreco", (e qui, invece, siamo alla solita, banalissima reclàme).

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♪♫ Barcellona ♬♩ 

domenica 18 novembre 2018

PERSONE

Antonio Polito, sul Corriere, ha rimproverato Matteo Renzi. Per avere quest'ultimo pubblicato le foto di una sua nipote (Maria, che ha la sindrome di Down).
... E Renzi gli ha risposto, come si deve. Ricordando, tanto per cominciare, che sotto la sua presidenza "due ragazzi con sindrome di Down sono entrati nella Polizia provinciale".

Renzi, poi, ha fatto notare che "se la politica si vergogna di mostrare i volti delle persone con sindrome di Down, vince lo squallore ben rappresentato da Rocco Casalino". E ha sottolineato che Maria "lo aiuta" a difendere i tanti cittadini con sindrome di Down che vengono derisi o messi all'angolo da frasi "come quelle che ha detto Casalino, per intenderci".
... Infine, nel finale della lettera al Corriere, Renzi ha chiuso così: "Ecco, io mi vergogno del video di Casalino, non delle foto di mia nipote".

martedì 13 novembre 2018

LE PRIORITA' DEL BULLO

Scrive Chiara Saraceno, su Repubblica, che il "governo a trazione leghista" è "maschile nella composizione e maschilista nei programmi".
... E fa subito un esempio, quando osserva che "Non a caso uno dei primi atti di Salvini come responsabile degli uffici anagrafici non è stato quello di favorire l'assunzione del cognome della madre insieme a quello del padre (come ha stabilito una sentenza della Corte Costituzionale cui non è ancora stata data piena attuazione), bensì quello di impedire alle anagrafi comunali di riconoscere che si possono avere legalmente, come pure succede, due madri e due padri".

mercoledì 31 ottobre 2018

COJONES

Dal mio profilo su Twitter: Oggi #Padellaro del #Fatto teme di doversi sentire coglione x il tifo a #VirginiaRaggi (del #M5s), Ma fino a ieri rideva di #Renzi x la pseudo disfatta del #Pd (ke alle politiche era 2°partito, prima che la #Travaglio & c. lo dessero x morto facendogli xdere ulteriori consensi)

domenica 21 ottobre 2018

REITERATAMENTE

Mattia Feltri, sul quotidiano La Stampa, si è rivolto al ministro Giggino Di Maio (quello della "manina"), per fargli notare quel che ha detto Matteo Renzi. Ovvero che "Grillo ha passato la vita a farsi pagare in nero".
... Il giornalista ha aggiunto subito, con una certa ironia, che adesso "vedremo se sarà querelato".

L'articolo in questione, subito dopo, tirava in ballo Berlusconi. Per sottolineare con perfidia che l'ex Cavaliere - pensa un po' - non fu querelato quando disse qualcosa di molto simile.
... All'epoca, la precisa (e molto acida), accusa di zio Silvio era stata questa: "Non ho mai fatto lavorare Grillo perché si faceva pagare in nero".

Infine, Mattia Feltri ha ricordato con calma che andando più indietro nel tempo fu querelato invece Luca Barbareschi (quando quest'ultimo aveva dichiarato che Grillo "si è fatto pagare in nero per vent'anni").
... Ma anche in quell'occasione - ti pareva - non ci fu seguito, ha precisato, perché il titolare di una discoteca raccontò ai carabinieri della "reiterata" nonché "in contanti e senza fattura" retribuzione al comico genovese. 

martedì 2 ottobre 2018

LE SOLITE

La deputata del Partito Democratico Patrizia Prestipino lo ha chiesto: "Perché Bossi, con quello che ha combinato, è stato riportato dalla Lega in senato?".
... G
ià, se davvero Salvini non sa nulla dei soldi scomparsi, e se davvero non c'entra in questo, perché ha candidato l'uomo che in teoria ha inguaiato il partito?

I
nteressante, sull'argomento, anche una lettera pubblicata da Dagospia. Infatti alla redazione del sito, un tale che si firma "Gaetano il Siciliano" si è riferito con ironia all'attuale leader della Lega.
... E lo ha fatto con queste parole: "Ha ragione Salvini. In Italia la giustizia non funziona, manca la certezza della pena. Visto Bossi? Appena condannato ad 1 anno e passa di reclusione, subito liberato. Salvini, un bel video su facebook per denunciare i giudici che non buttano in galera i criminali, no? Siamo alle solite. Indulgenti con gli amici, inflessibili con i nemici".


lunedì 17 settembre 2018

VORREI TANTO...

Vorrei pisc*are in bocca a tutti gli intellettuali che chiedono al PD di riflettere sui sondaggi (i sondaggi che mostrano il partito in discesa) . Vorrei cag*re sulla faccia di tutti quei giornalisti che hanno remato contro Renzi e ora si lamentano dello schifo attuale (potevano pensarci prima). Vorrei dare un calcio sui cojones ai vari Zingaretti che chiedono scusa ai loro ex elettori (cialtroni, questi ultimi, che si dicono traditi dalla sinistra, e intanto han votato per la prima baldracca che l'ha fatta solo annusare). Finiranno, questi accattoni miserabili e traditori (che sono stati infinocchiati da Cgil, Fiom, e compagni di merende varie), con un pugno di mosche.
... Anzi, manco con un pugno, casomai con una pugnetta!

martedì 4 settembre 2018

CHE SCHIFO

CHE SCHIFO, in televisione su rete 4, ascoltare Peter Gomez che rinfaccia a Matteo Renzi di non aver lasciato la politica (come aveva detto di voler fare in caso di sconfitta).
... Anche in questo caso l'ex Premier ha dovuto dare una risposta diplomatica. Ma al petulante giornalista gli si sarebbe dovuto invece dire: "Senti, cocco, quello che decide di fare Renzi quando vince o quando perde sono affari suoi. Così come sono affari suoi se poi decide di cambiare idea".

ALTRO ANCORA andava aggiunto. Magari si doveva provare con quest'altro discorsetto : "Senti, sciocchino, la battaglia (quella vera, quella seria, quella politica) era sulla Costituzione. Bisognava votare su quello, e non era in discussione cosa avrebbe fatto Renzi dopo aver saputo il risultato. In parole povere, caro stupidino, mi sa che invece di preoccuparti della Costituzione - come ci hai fatto credere - in realtà ti interessava solo mandare a casa un politico che ti era antipatico. Ma allora sei un povero meschino. E anche tanto imbecille, perché 'lasciare la politica in caso di sconfitta' non era un impegno preso con gli elettori. Se l'hai voluta prendere per una promessa, peggio per te. Vuol dire che invece di scrivere sui giornali e parlare in televisione dovresti tornare all'asilo".

MA POI, DIO STRAMALEDICA Peter Gomez che durante lo stesso programma televisivo ha chiesto a Renzi di spiegare seriamente la sua sconfitta alle urne. Ebbene, anche qui, dovendo per l'ennesima volta essere diplomatico , Renzi è stato costretto a rispondere come aveva già fatto in mille altre occasioni.
... Ma evidentemente a quelli del quotidiano "Il Fatto" non interessava affatto capire, e volevano solo ritornare indietro con la Storia. Anche perché, quando devono parlare dell'attualità (e dunque dell'attuale governo), si vergognano a morte: sanno di essere in colpa  per aver sponsorizzato  quella baby gang fanatica e cialtrona che è il M5s.

PERALTRO, per tappare la bocca di Gomez, stavolta sarebbe bastato rispondergli così: "Renzi ha perso voti, ok, ma non ha perso le elezioni. Perché il Pd è comunque risultato essere il secondo partito. E infatti ha preso più voti della  stessa Lega (che si considera vincitrice). Inoltre, se Renzi ha perso, beh, in ogni caso chi è convinto di aver vinto non ha mostrato grande dignità. Perché tocca notare che questi somari - che indagano sulle scie chimiche e contestano i vaccini - hanno raccolto consensi raccontando frottole e promettendo la luna".
... Morale della predica: Renzi ha perso (contro dei volgari venditori di fumo), perché molti italiani si sono lasciati infinocchiare da giornalisti cialtroni. Gli stessi che - non volendo ammettere di aver contribuito allo schifo attuale (e dunque essendo costretti a parlare d'altro) - ancora oggi gli chiedono di spiegare la sua sconfitta.

giovedì 23 agosto 2018

SFIGATI E ABUSIVI

SFUGGE AI TROPPI ITALIOTI (italiani idioti) che il superbo ponte di Genova è resistito per ben cinque mesi dopo che il Paese è stato assegnato ad una baby gang senza arte né parte (guidata peraltro da un para-guru rancoroso, già condannato per omicidio colposo plurimo). Cinque lunghi mesi in cui il club di bulletti rompicojoni non è riuscito a tappare manco le buche romane. E adesso, ‘sti porta-jella, dopo aver intossicato la rete internettaria con fake e bufale, pretenderebbero di avvelenare anche la rete autostradale, nazionalizzando quel che fin qui non hanno saputo controllare come si deve. VALE LA PENA DI RICORDARLO: questi disadattati, appena hanno saputo di aver vinto la lotteria, hanno sentito l’esigenza di trovare un partito che accettasse di essere loro complice, per scaricargli addosso le colpe di ogni futuro – e probabilissimo – fallimento. Ma siccome il Partito Democratico non ha accettato tale lurido inciucio, sono andati in pellegrinaggio nella ex Padania, e lì hanno stretto un matrimonio di puro interesse con chi non aspettava altro che liberarsi dal Grande Vecchio (Silvio Berluska). E insomma: entrambi sono finiti a letto con chi, fin prima, avevano sempre odiato a morte (ma certo, chi se ne frega della coerenza e dei patti con l’elettorato, n’è vero!). PER FARLA BREVE, ecco com’è finita: è finita che il ponte, poveretto, di fronte a tutto questo schifo e a questa sfiga ha ceduto inesorabilmente. E questo è successo proprio quando il partito ex padano - dopo l’insulsa ed estenuante tiritera su Rom e dintorni - ci distraeva e si trastullava spiegando che “alcuni vaccini fanno male”, che il crocefisso deve diventare “obbligatorio”, che tocca difendere la “famiglia tradizionale”, che mamma e papà non ce la fanno più ad educare i figli (dunque ritorni la naja), e via delirando. UNA DOMANDA A QUESTO PUNTO sorge spontanea: se domani si accertasse che la jella (scatenata dagli spiritati) è solo una concausa, cosa dobbiamo immaginare? Se si accertasse che il ponte è crollato anche perché i Benetton hanno lavorato male (e stabilito che in quel frangente il governo “del cambiamento” si preoccupava solo di fare propaganda), dopodomani, quando strade e ponti e tombini venissero completamente affidati a uno come Toninelli, che ne sarebbe del Belpaese? Più in generale: quando i nostri figli venissero educati secondo i principi del Vangelo “secondo Matteo” (nel senso di Matteo Salvini), che fine farebbe la Bibbia che abbiamo conosciuto fin qui? E ancora: quando Paolo Savona (vedendo l'intero Paese crollare assieme ai suoi ponti), andasse in ginocchio da Putin a chiedergli aiuto, non ci ritroveremmo ad essere una dépendance della Crimea? CREDETEMI, ITALIANI E ITALIOTI, il ponte è solo l'inizio del nostro sciagurato futuro. E il fiume che tracimando ha fatto una strage è solo un piccolo anticipo di quel che ci aspetta. Presto o tardi saremo invasi dalle cavallette. E moriremo di morbillo, tra atroci sofferenze. Ad annunciare la nostra dipartita saranno gli stregoni della Casaleggio (il clan che col video “Gaia” ha previsto che nel 2020 scoppierà la terza guerra mondiale, che San Pietro e la Sagrada Familia sarà distrutta, e altre minchiate simili). Quel che è peggio: il nostro funerale sarà celebrato da Rocco Casalino del Grande Fratello, assistito da due sventurati chierichetti (tale Luigino Di Maio detto "il bibitaro", e un perfetto sconosciuto che di nome fa Giuseppe e di cognome fa Conte). ... E’ solo un figurante, quest’ultimo, una comparsa che si crede Presidente del Consiglio. Non gli hanno spiegato che invece è un autentico e certificato - lui sì, per davvero, non chi lo ha preceduto! - abusivo. Si rassegnino tutti quelli che si lamentavano dicendo che Monti, Letta, Renzi e Gentiloni erano degli infiltrati. Se lo ficchino bene in testa: Conte sì che, casomai, è per davvero un abusivo. Come no, un abusivo, un abusivo, un abusivo.

venerdì 10 agosto 2018

BASTA CHE RESPIRI

L’ITALIANO NON E’ RAZZISTA, SEMPLICEMENTE ODIA TUTTI, MA SENZA MAI FARE DIFFERENZE O DISCRIMINAZIONI. 
... L’ITALIANO ODIA COME FOTTE : TUTTO QUEL CHE CAPITA, BASTA CHE RESPIRI.

Grandioso articolo di Saverio Raimondo, su “Il Foglio” di 8 agosto (anno di grazia 2018). Già il titolo è superbo: “L’Italia non è un paese razzista, l’italiano odia tutti. Cominciamo dai ciclisti?”.
... Svolgimento del tema: “Il razzista discrimina, mentre l’italiano no. Negri, zingari, musulmani, ebrei, cinesi, omosessuali, per gli italiani sono tutti uguali. Così come i tedeschi, i francesi, l’Unione europea; e i napoletani, i toscani, i calabresi, i romani, i milanesi. Gli italiani odiano tutti. Non è razzismo perché noi italiani non discriminiamo in base al sesso, alla religione o al calore della pelle: il nostro è odio incondizionato verso tutto e verso tutti. Basta che respirino”.

Scintillante l’ultima parte della predica: “Se davvero Salvini e il Movimento 5 stelle vogliono governare per 30 anni e garantirsi un così lungo consenso, devono smetterla di prendersela con le minoranze, che poi finiscono”.
… Ed ecco la proposta finale: Basta prendersela con la "famigerata Casta" perché i parlamentari sono solo 950. (E dunque: “meno di gay, rom, e immigrati!”). Ed è invece cosa buona e giusta buttare l’odio su altre categorie (ad esempio i ciclisti i i vecchi, considerando che “tutti in Italia odiano i ciclisti”, e “persino i vecchi odiano i vecchi”.

lunedì 6 agosto 2018

IL BANANONE

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lunedì 30 luglio 2018

MAGLIETTA ROSSA


A CHI HA INDOSSATO LA MAGLIETTA ROSSA (e pensa che le Ong siano tutte sante e inattaccabili), dedico il video qui sotto. 
A chi nega la sporcizia (e le cifre esorbitanti che si nascondono dietro il paravento di una raffazzonata e cialtrona "accoglienza") dedico le parole di Toni Capuozzo. 
Agli spiritati che si montano la testa e decidono di “salvare il mondo” (ignorando, tanto per cominciare, che le migrazioni bibliche impoveriscono ulteriormente i Paesi d’origine), ricordo – ed è tutto nel video - quel che aveva dichiarato Gino Strada,. 
... Già, Gino Strada, che evidentemente, di fronte alla realtà delle cose (le cifre esorbitanti che snocciola) finge di cadere dal pero e di non capire lo scandalo. 


domenica 1 luglio 2018

CE LI MERITIAMO

OGNI POPOLO HA GLI IMMIGRATI CHE SI MERITA. L'Italia che ha votato i populisti merita di essere invasa da eserciti di straccioni che, credendo alla bufala dei 35 euro al dì, vengono qui coi barconi.

L'ITALIETTA SUPERSTIZIOSA E IGNORANTE merita di essere stuprata da queste orde di diseredati che non hanno nulla da perdere. Merita di essere castigata da queste folle cenciose che, dopo aver capito che i 35 euro erano una balla inventata dai politici per raccattare voti, si trasf
ormano in fantasmi (quando ci va bene) oppure in delinquenti e terroristi (quando ci va male).

DIO STRAMALEDICA il quotidiano 'Libero' che oggi 14-6- 2018 ha imbrogliato i suoi lettori titolando così: "Salvini taglia la mancia ai profughi, da 35 euro a 20 euro". Il cielo strafulmini chi, confezionando una simile panzana, ha soffiato sul fuoco. Così facendo ha preso in giro prima di tutto gli italiani creduloni (che si immaginano scavalcati da chi è più miserabile di loro), e naturalmente gli stranieri (che non hanno mai visto i 35 euro e dunque è inutile che si affrettino ad arrivare qui con l'illusione di godere gli ultimi giorni di quella che il bullo Salvini ha chiamato "pacchia").

domenica 10 giugno 2018

IL GATTO E LA VOLPE

ECCO COSA DICEVANO UNO DELL'ALTRO (PRIMA DELLE ELEZIONI), SALVINI E DI MAIO.
... E CI SI DOMANDI: MA QUANTA IPOCRISIA SARA' STATA NECESSARIA PER CAMBIARE ATTEGGIAMENTO IN MODO TANTO REPENTINO?

S

domenica 13 maggio 2018

QUELLI VERI

Magari quelli che hanno lasciato il Pd (e hanno votato M5s e/o Lega), si dicono "di sinistra", invece sono solo degli sprovveduti fifoni che scappano quando la nave affonda (questa è l'ipotesi migliore), oppure sono solo dei vigliacchi che saltano sul carro dei vincitori (e questa è l'ipotesi peggiore, forse la più azzeccata). ... Gli amici veri, come i "compagni" veri, si vedono nel momento del bisogno. Gli altri è meglio perderli che trovarli. W l'Italia sempre e comunque!

domenica 22 aprile 2018

QUI LO DICO

UN PO' ME NE VERGOGNO, MA, VISTA L'ATTUALITA' (LA DIFFICOLTA' DEL M5S - PRESUNTO VINCITORE DELLE ELEZIONI - A FORMARE UN GOVERNO), LO DICO APERTAMENTE LO STESSO.
... E DUNQUE, SE DIPENDESSE DAL SOTTOSCRITTO, AI GRILLINI CHE VOLEVANO LA BICICLETTA (SENZA ESSERE CAPACI CI PEDALARE), IO TOGLIEREI LA PATENTE. INVECE AGLI ITALIANI CHE HANNO VOTATO QUESTI DILETTANTI ALLO SBARAGLIO, TOGLIEREI PURE LA CITTADINANZA. TIE' !!!

sabato 17 marzo 2018

COL C*LO DEGLI ALTRI?

I TRAFFICANTI DELL'ODIO volevano il M5s al governo e il Pd a far da stampella (botte piena e moglie ubriaca?). Questi seminatori di zizzania prima hanno votato per i "grullini" e poi hanno chiesto un inciucio col Partito Democratico (per poi scaricare sui secondi ogni futuro fallimento dei primi?).
... Insomma, hanno regalato la bicicletta ai pentastellati, e a pedalare volevano mettere quelli che con disprezzo chiamano "pidioti". Ma non siamo mica fessi, abbiamo capito che tutti questi hanno - come si suol dire - il solito vizietto: "fare i fr*ci col cu*lo degli altri"

CHE PENA TUTTI QUELLI che ancora oggi sputano sul Pd, e fino a ieri lo davano per "morto" (ma allo stesso tempo lo volevano come stampella a un governicchio di ciarlatani). E se un tempo il para-guru Beppe avrebbe spiegato che una simile proposta è "vilipendio di cadavere", oggi da quelle parti (e ovunque tra gli anti-renziani), si è molto più cauti e possibilisti .
... Tanto per fare qualche esempio: il politologo Gianfranco Pasquino, commentando la (praticamente obbligata), scelta del Pd di stare all'opposizione, ha parlato addirittura di "eversione". Nientemeno. E l'europarlamentare Barbara Spinelli, invece, ha lanciato un accorato appello per chiedere al Partito Democratico di appoggiare un governo del M5s (da che pulpito separatista viene la predica!).

ALTRO CASO PIETOSO: l'attore Silvio Muccino (ex elettore del Pd), alle ultime elezioni ha preferito buttarsi sul M5s ("per un sentimento di delusione", ha detto). Fin qui nulla da dire, ma dopo i risultati ha immediatamente chiesto un abbraccio dei pentastellati coi piddini. E si è contraddetto subito, aggiungendo di aver voluto mandare un messaggio: "di unitarietà".
... T'è capì? Ha parlato di unitarietà! Perché c'è bisogno - ha precisato il giovanotto - di un "fronte comune" (passando, come ha fatto lui, dal moderato Pd al settario e fanatico M5s? Ma ci fa o ci è?).

POI, OVVIAMENTE, c'è Marco Travaglio: più che un caso pietoso, un caso odioso. Dopo aver spiegato che Maurizio Martina è "più che un reggente, un autoreggente" (e un "inutile Signor Nessuno"), ha scritto che il Pd ha "paura" di dover "trarre le conseguenze" della sua sconfitta.
... E quale sarebbe, di grazia, questa logica conseguenza? E' presto detto: "Il ritiro a vita privata di tutto il gruppo dirigente, renziano e non".

SEMPRE SECONDO TRAVAGLIO, il Partito Democratico ha una "tentazione infantile". Questa: "Interrompere la partita appena iniziata e portare via il pallone, così se non giocano loro non gioca nessuno".
... Ma che stai a dire Marco! Suvvia, non ce la menare! La palla è ancora lì che aspetta a centro campo, il Pd è seduto in panchina, e se gli altri non sanno far di conto, aiutali a decidere chi ha vinto le elezioni (M5s e Lega si mettessero finalmente d'accordo!). Magari lo facessero con un po' di umiltà, ricordando che Matteo Renzi non è disoccupato come vogliono far credere (è diventato senatore, se lo mettano bene in zucca) e il Pd percentualmente è il secondo partito (non è "morto", come ha scritto il quotidiano "Il Fatto"!).

Natale Pellizzer

giovedì 1 marzo 2018

IO VOTO PIDDI'

IO VOTO PARTITO DEMOCRATICO perché sotto il gel tengo i capelli grigi. Ho una certa età, ormai, non mi posso permettere nessun colpo di testa. E in questo frangente non me la sento di votare in nessun altro modo. Davvero.
Io voto per quel Partito Democratico che - con Renzi premier - aveva chiesto a tutti gli italiani – attraverso un referendum – di eliminare le poltrone, il Cnel, gli estenuanti e costosi ping-pong parlamentari, più i parassitismi vari. Non posso votare per nessuno di quella “accozzaglia” che – fingendo di difendere la Costituzione – ha blindato certe insulse e faraoniche liturgie (quelle liturgie che assicurano alla "casta" i privilegi acquisiti). E, insomma, non posso assolutamente votare per chi, con quel “No”, ha sostanzialmente difeso la “refurtiva”.

IO VOTO PD PERCHE' odio i "trafficanti d'odio" (tutti quelli che lucrano sulla "paura del babàu"). Odio gli ipocriti che prima vogliono sanzionare il ragazzino che fuma una certa sostanza, e poi vogliono concedere alle madri la libertà di non vaccinare i loro incolpevoli bambini.
Odio i dilettanti allo sbaraglio che, strafottenti, entrano in Parlamento senza aver mai studiato o lavorato, gridando "al lupo, al lupo" (e se le inventano tutte: le scie chimiche, il Bilderberg, i microchip...).
Odio chi promette una paghetta a tutti (anche ai fannulloni), magari dopo aver irriso agli 80 euro di Renzi. E odio il comico rancoroso che dall'alto dei suoi miliardi fa lo strapuntino a tutti i politici (intanto lui è un evasore conclamato, nonché condannato in via definitiva per omicidio colposo plurimo).

ODIO I POLITICI CHE tengono il popolino nell'ignoranza e nel terrore. Alludo a quegli imbroglioni che molti anni fa hanno buttato il tricolore nel cesso e oggi invece cambiano sempre bandiera. Infatti questi cafoni un tempo gridavano "Roma ladrona", ma poi nella capitale hanno costruito una splendida carriera (per loro e pure per i loro familiari). Inoltre: predicavano continuamente sul federalismo, ma poi hanno difeso il Senato dei parrucconi invece di votare per il Senato delle Regioni (hanno difeso una Camera in cui - alla faccia della Democrazia - entra solo chi ha più di 40 anni, e beninteso dopo essere stato votato da chi ha almeno 25 anni).

E POI, ANCORA : ODIO l'incandidabile piduista che voleva cacciare i clandestini e intanto salvava il culo di Rubi "Mubarak" (ora il vegliardo si finge animalista, dopo aver promesso dentiere, ponti sullo stretto, e perfino una cura per il cancro).
Odio chi strizza l'occhio ai troppi imbecilli che dicono "il Duce ha fatto cose buone". E odio chi si accompagna a quei balordi dei centri sociali che s'atteggiano a partigiani ma spaccano le vetrine e picchiano un carabiniere.
Infine: odio l'eccentrico signore del
Family Day che - citando i documenti del Vaticano e fingendo sobrietà - ridacchia sulla "fluidità gender" (ma poi, lui che pesa attualmente 175 chili e si vanta di essersi pappato anche 5-6 cornetti a colazione, si offende se ridono della sua ciccia!). Questo pseudo-cristiano, quando presenta il suo fantasioso partito, promette una paghetta a tutte le mamme che rinunciano al lavoro, dice che vorrebbe far chiudere i locali per scambisti, e dice perfino che vorrebbe cancellare la legge sul divorzio (le sue precise parole: "Se non ci fosse stata la legge sul divorzio non avrei divorziato, commettendo un peccato"). Peraltro, nel suo programma politico è prevista solo la "famiglia naturale", ma non si capisce a quale pensi, visto che lui di famiglie ne ha formate due!

IO VOTO PD PERCHE' ci tengo a rimanere in Europa, e non sopporto i falsi "patrioti" e "sovranisti" che ancora imbrogliano la gente con la storiella (falsa) dei 35-37 euro giornalieri regalati ai migranti (soldi che invece finiscono nelle tasche di certi italiani arruffoni che però spesso sono "amici degli amici").
Io voto Pd perché di politica me ne intendo, la seguo da una vita ormai, e non mi faccio rincretinire dalle bufale che girano su WhatsApp.
Voto Pd perché non ho più l'età per giocare. So che le elezioni sono una cosa seria, so che il seggio non è uno sfogatoio dove liberare la pancia, dove manifestare le proprie paranoie, o dove esprimere la propria ignoranza politica. So che devo votare bene perché già in troppi votano senza capirci un'acca (oppure immaginando di ottenere un qualche miserabile tornaconto).
Per tutte queste ragioni e per molte altre, vada come vada, cascasse il mondo, io voto Pd (dopo, almeno, so che potrò ancora guardarmi allo specchio, con o senza gel).

     Natale Pellizzer

domenica 18 febbraio 2018

TRAVAGLIAMENTI


Qualcuno dica a Marco Travaglio che parlare su “Il Fatto” di “mancate donazioni di 7-8 pentastellati” significa ingannare i lettori e gli elettori. Quelle “donazioni” non sono “mancate”.  Casomai sono FINTE. Meglio ancora: FALSE.
… In quanto ai “7-8 pentastellati”: si prenda un pallottoliere. E lo tenga ben stretto. Se non vuol passare per falso anche lui!

E dopo cominci a battersi il petto, il fenomeno! Già, perché non sono passati tanti secoli da quando – appena finito di fare lo strapuntino a tutti i politici - il Travaglio si faceva fotografare al “Vaffa Day”, bello sorridente, in compagnia di quel buffone rabbioso e rancoroso che risponde al nome di Giuseppe Grillo (per gli amici Beppe).
… Quel Grillo che, fra l’altro, è un evasore conclamato. Pure un gran kazzaro, già condannato in via definitiva per omicidio colposo plurimo. E scusate se è poco!

giovedì 25 gennaio 2018

SE VAI COL FASCIO...

Riassumendo: proprio certa destra puzzolente che detesta il linguaggio "politicamente corretto" (e che quotidianamente insulta la Boldrini con parole irripetibili), aveva preteso dalla Presidente della Camera una chiara e forte condanna della penosa battuta di Gene Gnocchi (quella sulla maialina soprannominata Claretta Petacci).
… Incredibile ma vero, poi: quella stessa destra troglodita e ignorante continua ancora oggi ad affermare che la Petacci era "solo una donna innamorata di Mussolini". E insomma, volendo crederci, quella sgualdrina sarebbe stata solo una vittima dei suoi – buoni, e magari perfino nobili - sentimenti.

Di fronte a tanta sfrontatezza è stato un gioco da bambini sbugiardare questi imbecilli ricordando che donnaccia era, a prescindere da come è morta, l'amante del Duce.
… Chiaro: il proverbio dice “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”. Ed è chiaro a tutti che una persona perbene non può amare un bullo, un prepotente, o un criminale. Dunque, a maggior ragione una persona intellettualmente onesta non può amare un serial-killer come quel Benito (che spedì in Germania, cioè ai forni, tante donne. Ovviamente assieme ai rispettivi amanti, mariti, figli vari ed eventuali).

La giornalista Mirella Serri , peraltro, ha voluto spiegare a Dagospia che Claretta “non fu una donna che si immolò sull’altare della passione. Per nulla sprovveduta, fu impegnata fino all’ultimo a difendere Hitler e il razzismo, indossò i pantaloni e fu molto attiva nella politica di Salò”.
,,, Inoltre: lei aveva costruito un suo potente clan “attraverso i traffici del fratello Marcello, le amicizie della sorella, le relazioni del padre Saverio”. Perché tutta la sua famiglia era “coinvolta in molte storie di malaffare”. E insomma, la fanciulla e il suo parentado si arricchivano mentre “il popolo italiano coinvolto dalla guerra fascista moriva di fame”. E il resto sono chiacchiere.