sabato 26 marzo 2016

IL PARADISO DELLE VERGINI

I TERRORISTI ISLAMISTI (esattamente come un tempo le nostre Brigate Rosse), non hanno alcuna giustificazione. Sono criminali e basta.
... Ma prima di scatenare una guerra (l’ennesima, che forse provocherebbe solo altro odio e rancore), dovremmo almeno provare a riflettere con calma e onestà su questo cancro che rischia di divorare l'Occidente.

MAGARI DOVREMMO cominciare a riconoscere che noi non siamo proprio innocenti. Se non altro perché abbiamo votato per quei partiti che prima dicevano «ognuno padrone a casa sua», e dopo - con la scusa della armi di massa che non c’erano affatto - ci mandavano ad ammazzare tanti bambini (ovvero: i figli, guarda un po’ il caso, di quei musulmani che non ci avevano fatto mai fatto niente!).

IN QUESTI GIORNI, dopo le stragi di Bruxelles, una voce “fuori dal coro” si è sentita. E’ quella di Massimo Fini che – ospite de “La Zanzara” (programma di Radio24) - ha voluto dire la sua su questi invasati che si fanno esplodere.
… E lo ha fatto, fra l’altro, premettendo che «il kamikaze ha una sua nobiltà. Perché loro, quando vengono a fare questi attentati, mettono in gioco la loro vita».

ECCO, MAGARI MASSIMO FINI avrebbe potuto immaginare che questi miserabili magari erano dei segaioli maschilisti che speravano solamente di ritrovarsi in Paradiso con una schiera di vergini al loro servizio. Ma in ogni caso il discorso di Massimo Fini non era tutto da buttare. E la sua provocazione è stata, se non altro, stimolante.
… Ad esempio quando ha dichiarato, non senza qualche semplificazione e qualche luogo comune di troppo: «Noi siamo all’attacco del mondo musulmano, dall’Afghanistan in avanti. Siamo peggio dei terroristi perché siamo molto più ipocriti. Facciamo guerre solo per soldi, per business, una forma di colonialismo occidentale. Solo negli ultimi 15 anni, abbiamo fatto centinaia di migliaia di vittime, in Iraq da 650 mila a 750 mila. Non posso mettermi a piangere perché qui in Europa questi rispondono e ne fanno 15 o 30, di morti!».

sabato 5 marzo 2016

IL TRENO DI TOBIA

La notizia clamorosa, che in questi giorni sta scatenando il delirio, è questa: Nichi Vendola, secondo alcuni "benpensanti", sarebbe volato in America e ("per capriccio", grazie al cosiddetto "utero in affitto") avrebbe "comprato" un bambino.
... Invece, la notizia gioiosa, è questa: i trogloditi che hanno sputato sulla cosa, proprio grazie alla nascita di Tobia Antonio (questo il nome del piccolo), prima o poi dovranno arrendersi al Progresso, e saranno costretti a guardare in faccia la loro ignoranza. Allelujah!


Quando, in un'altra vita, ero ancora un cattolico praticante, un sacerdote mi aveva spiegato che ogni umana azione è "contaminata dall'egoismo". Anche, dunque, le azioni più nobili.
... E dunque, volendo crederci, se ne deduce che magari sono un pochino egoisti (e forse un tantinello esibizionisti), anche quei genitori che sono andati al "Family Day" per mettere in mostra le loro famiglie con 10 figli.

D'altra parte, Papa Bergoglio aveva raccontato una volta di aver rimproverato una donna che si era vantata con lui di aver avuto 8 gravidanze e 7 parti cesarei (la reazione del Papa, in quel caso, si può riassumere in questa sua domanda: "Vuole forse continuare ancora e rischiare di lasciarli orfani?").
... Peraltro, commentando ulteriormente la cosa, Francesco aveva chiaramente affermato che i cristiani credono nella "paternità responsabile" e dunque "non fanno figli come i conigli".

Detto ciò, dopo le reazioni e gli insulti a Vendola (per il figlio nato ricorrendo ad una "maternità surrogata"), tocca constatare che il pre-giudizio (anche sulla fecondazione assistita e sull'eterologa), si accanisce sempre sui soggetti e sulle categorie che politicamente, culturalmente, e socialmente, sono considerate minoritarie e più deboli. Sempre fingendo di non vedere le contraddizioni che certe fisime si portano dietro.

Per dire: tutti ammirano e stimano una donna che donasse un rene alla figlia, pur sapendo che quel rene non tornerà più indietro. Ma allora, perché una donna non dovrebbe poter prestare il suo utero per rendere madre una figlia che non può farlo?
... Inoltre: accettiamo che una donna possa adottare un bambino, e allora perché troviamo così schifoso che una donna adotti un embrione e/o ricorra ad altri sistemi che la scienza ci mette a disposizione?

Nel caso di Vendola, solo apparentemente più complicato, non contano nulla le opinioni della gente. O le maniacali masturbazioni cerebrali di un certo popolino stolto e superstizioso.
... Conta in questi casi solo il futuro dei nascituri. E di fronte a certi comprensibili dubbi e perplessità, bisogna ascoltare non già quel che suggerisce il macellaio o la pescivendola (e/o quel che predica il politico pseudo-kattolico in cerca di facile consenso), ma casomai quel che la psicologia ha già scritto abbondantemente sull'argomento. Perché in Italia a certe cose non siamo abituati, ma altrove le famiglie arcobaleno sono una interessante e stimolante realtà.

BISOGNERA' DUNQUE CHE TUTTI SI RASSEGNINO, PERCHE' IL MONDO CORRE VELOCE, E CHI PERDE IL TRENO RISCHIA DI RESTARE A PIEDI PER SEMPRE.