martedì 9 settembre 2014

PARANOIA 1 E 2

Quelli che credono alle teorie complottistiche, quelli che le amano e contribuiscono a diffonderle, fanno molto comodo al Potere.
... Perché sono dietrologie ridicole che aiutano a distrarre l'opinione pubblica con storielle insulse che non reggono ad una seria analisi (e dunque quelle bufale non possono che rincretinire ulteriormente le teste calde, ovvero quelle potenzialmente più pericolose per chi vuole continuare nei suoi intrallazzi!).

Tutti hanno una zia Rinetta che si lamenta dei "politici tutti ladri". E tutti sanno che lei parla così perché di politica non ci capisce una mazza (e magari, poverina, pensa di far bella figura ripetendo a pappagallo quel che sente dire quando va al mercato a comprare il pesce). Però, è avvilente scoprire che anche tanta gente istruita ama fare "di ogni erba un fascio", e preferisce credere a qualcuna delle tante teorie complottistiche (alla congiura degli "Illuminati", del gruppo Bilderberg, dei sionisti, eccetera).
... E si capisce: se risolvere un problema è difficile, è molto più semplice arrendersi immaginando che dietro a tutto ci sia una entità oscura, invisibile, e immaginaria!

Umberto Eco, sul settimanale "L'Espresso", ha ricordato che all'origine di questo comportamento, spesso, ci sono due diversi tipi di paranoia: la paranoia psichiatrica, e la paranoia sociale. Per cui «Il paranoico psichiatrico vede il mondo intero che complotta contro di lui, mentre il paranoico sociale ritiene che la persecuzione da parte di poteri occulti sia volta contro il proprio gruppo, la propria nazione, la propria religione».
... E chissà quanta gente riconosciamo adesso come appartenenti ad una di questi due tipologie di matti!

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