venerdì 25 aprile 2014

VENETO DI ROTATORIE

A certi miei corregionali veneti (specialmente a quelli che urlano e chiedono la secessione dall'Italia), bisognerebbe parlare un po’ di ambiente.
... Tutta questa gente, fin qui, si è preoccupata solo di aprire capannoni e cementificare il più possibile. Talvolta immaginando che fosse possibile improvvisarsi imprenditori senza aver mai letto un libro (sempre e comunque bypassando il sindacato, e senza sapersi esprimere nella lingua nazionale).

E così: l’unico vero, concreto, e duraturo “miracolo del nord-est”, è stata la proliferazione nelle strade del Veneto di tante microscopiche rotatorie.
... Già, le graziose rotatorie del nord-est, dove i veneti possono girare intorno intorno, continuamente, fino a quando si sentono girare la testa e decidono dove finalmente vogliono andare!

Bisogna anche ricordare che in tutti questi anni di allegra schizofrenia, fregandosene regolarmente dell'ambiente (e pensando solo ai "schei"), i veneti, quando c'erano le elezioni, trovavano più comodo salire sul carro del vincitore.
... E infatti, quando si recavano alle urne, votavano di volta in volta per i democristiani, per i leghisti, per i grillini, o per quegli ubriaconi dei “serenissimi” (in parole povere: per tutti i buffoni e gli incantatori di serpenti che promettevano i miracoli senza combinare mai una mazza).

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