domenica 10 novembre 2013

COSTITUZIONE TRADITA


Il quotidiano dei vescovi italiani ("L'Avvenire"), ha preso le difese della Cancellieri. E ha bacchettato quei giornalisti che - dimostrando di non conoscere quella Costituzione italiana che dicono di amare tanto - hanno chiesto con tanta insistenza le dimissioni della ministra. 
... Il rimprovero era rivolto soprattutto a quelli del quotidiano "Il Fatto". Per aver loro trovato scandaloso - sulla base di una intercettazione "illegalmente ottenuta" - che ad una signora che si trovava in attesa di giudizio (Giulia Ligresti, "presunta innocente" almeno fino a prova contraria), venissero riconosciuti i suoi diritti.


Dall’articolo “Costituzione Dimenticata”
(di Marco Olivetti, per “L’Avvenire”)

«… Si può già dire che la stimabilissima attenzione, persino umanamente appassionata, di Anna Maria Cancellieri al tema delle condizioni dei carcerati non è un mistero: sono proprio le cronache dei giornali ad averne dato a più riprese ampia testimonianza […]. 
... Concentrandosi solo su questo punto, vi è però il rischio di non cogliere l’essenza della questione. La quale sta invece in questi termini: intervenendo a favore di Giulia Ligresti, il ministro Cancellieri ha chiesto che fosse concesso alla persona detenuta ciò che – per la nostra legge – non le spettava o, al contrario, ha chiesto di valutare se le potesse essere riconosciuto ciò che era dovuto in quel caso specifico? […]. Per rispondere a questa domanda, oltre al principio della dignità umana dei detenuti, si deve invocare la vexata quaestio dell’abuso della carcerazione preventiva […]. La signora Ligresti, infatti, non era in carcere per espiare una sentenza passata in giudicato, ma era in attesa di giudizio. Essa, dunque, per la nostra Costituzione era, ed è, presunta non colpevole […]. Invece accade che un quotidiano italiano, nel pubblicare una intercettazione illegalmente ottenuta, trascuri del tutto questo essenziale problema e chieda le dimissioni del ministro. Se poi si considera che quel quotidiano è in prima fila nella battaglia del fondamentalismo costituzionale, che si oppone a ogni riforma in nome della mitica "costituzione più bella del mondo", viene da chiedersi se di tale concezione della Costituzione facciano ancora parte i diritti di libertà fondamentali (libertà personale e di corrispondenza) che proprio la Carta del 1947 (il suo testo scritto, non le riletture sessantottarde di essa) mette all’inizio dei diritti e doveri dei cittadini…».

La storia della Cancellieri (e i video che sono su YouTube), parlano chiaro: lei è abituata a parlare (e magari a telefonare), a tutte e tutti. Soprattutto agli scocciatori. con l'intento di "toglierseli dai piedi".
... Magari aveva lo stesso proposito anche quando ha telefonato a Giulia Ligresti, promettendo un aiutino che poi non si è visto proprio.

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