domenica 4 gennaio 2009

CARO GIACINTO (DETTO MARCO)

Pannella continua a fare la verginella, e inizia l'anno accusando anche Napolitano.
... Ma qualcuno gli ha rinfacciato il suo passato berluskoniano. E il suo presente nel “sistema cosiddetto partitocratrico”.

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Francesco Damato (per Il Tempo)

… Marco Pannella ha veramente superato ogni soglia di guardia, esondando come non è riuscito a fare nei giorni scorsi il Tevere.
In una irruzione mattutina nella sua Radio Radicale, appena finita la storica e sempre stimolante rassegna di «stampa e regime», egli ha strapazzato come assolutamente non merita il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, contestandone «l'imparzialità».
… No, Marco, a questo punto basta. Bisogna che tu ti dia una regolata … La diversità dei radicali, come quella pretesa allora dai comunisti, e ancora reclamata da alcuni di essi che oggi si chiamano in altro modo, potrebbe avere una sua credibilità solo se essi veramente rifiutassero di partecipare al sistema cosiddetto partitocratico.
… E non venga ora Pannella, quasi un decano della politica italiana, a darci lezioni di anti-machiavellismo: lui che, a proposito anche di finanziamento dei partiti, o comunque di rapporto fra partiti e soldi, stipulò accordi con Berlusconi una quindicina d'anni fa con minuziose clausole economiche, facendogli poi causa per pretesa inadempienza contrattuale. O ricordiamo male?
… Non ho personali simpatie per Vittorio Feltri, che è il direttore di giornale mandato «affanculo» in diretta da Pannella via radio, ma non mi sembra francamente che possano essere scambiati per finanziamenti privati i soldi che Radio Radicale - meritatamente, per carità - si guadagna dallo Stato con tanto di convenzione.
… I radicali sono un po’ come le buone intenzioni, delle quali si sa che è lastricata la via dell'inferno…

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Altre scoregge come queste sono su "NATALEtuttoL'ANNO", su 'NATALE OGNI DI’, e su 'FASTI & FASTIDI'.

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