martedì 29 luglio 2008

L'isola che 'no es libre'

Dedicato ai blogger che amano Castro e Che Guevara (ecco come si affronta la povertà nell'isola che 'no es libre').

Di Pellizzer (per NATALEtuttoL'ANNO)

square-eyed.gif A Cuba il vento delle riforme soffia ancora. Ma non dalla parte giusta.
Tanto per cominciare si andrà in pensione a 65 anni (per gli uomini), e a 60 (per le donne).
Ma di libertà di stampa e di associazione -almeno per ora- non se ne parla proprio.

sad.gif Sono tantissimi i blogger di sinistra che giustificano il regime cubano. E che poi, magari, sputano sull'Italia.
A Cuba l'arci famosa Yoani Sanchez ha un blog che è visibile su tutte le galassie. Ma non nell'isola, dove il suo sito viene oscurato.
Nel suo diario on-line lei parla delle piccole difficoltà di ogni giorno. Quelle che rendono la vita impossibile. Racconta di come si comporta il regime con chi viene scoperto a spostarsi da una provincia all'altra, senza permesso.
E di cosa succede ai cosiddetti 'palombari' (cioè: chi viene scoperto a rovistare nella monnezza).

nervous.gif Grazie alla traduzione del quotidiano Repubblica, ecco una pagina del suo diario on-line:
"
Credo di essere tra i pochi cubani -minori di 40 anni- che legge la stampa nazionale ogni giorno. I miei amici, di fronte a tale eccentrico hobby, mi hanno avvertito che può essere la via più breve per procurarsi un'ulcera gastrica (...), i periodici ribadiscono il fatto delle difficoltà economiche e nei servizi, ma danno la colpa all'indisciplina sociale, al vandalismo e alla mancanza di controllo. Questa affermazione libera da ogni responsabilità le alte gerarchie del paese e il modello politico-economico imperante. I problemi esistono, ci chiariscono, solo perché non abbiamo saputo recitare il soggetto...
... Durante una delle cariche si sono portati via i 'palombari' che raccolgono materie prime, cibo e oggetti nella spazzatura. Senza di loro che raccattano le bottiglie di plastica, i cartoni e i rifiuti metallici delle discariche, questi oggetti riciclabili si perderebbero in uno spreco che non va d'accordo con le nostre limitate risorse. Quelle mani che affondano nei bidoni puzzolenti fanno, in maniera indipendente, quello che le istituzioni non riescono a organizzare con il loro centralismo..."
.

confused.gif A proposito dei 'palombari' (i barboni cubani che frugano nella spazzatura), è interessante scoprire come il regime dell'isola si sforza di 'educare' questi luridi disfattisti.
E’ il 10 giugno 2008, e Yoani Sanchez scrive: " ...Però i 'palombari' secondo questa nuova offensiva, danno una cattiva immagine alla città. Possono restare catturati dall'obiettivo di un turista e frantumare l'immaginario argomento secondo cui 'a Cuba nessuno fruga nella spazzatura'. La loro esistenza parla di emarginati, di poverissime condizioni, di illegali che preferiscono cercare spazzatura nella grande città, piuttosto che lavorare per un salario simbolico in campagna ...
... Il periodico
Granma registra la punizione per (...) coloro che 'raccolgono rifiuti solidi' e allo stesso modo minaccia con l'espulsione dalla capitale chi ostenta la doppia categoria di 'palombaro' e illegale: Tra i 355 cittadini portati a un Centro Provinciale di Classificazione, 290 sono stati multati, 20 presentati alla comunità dove risiedono, 45 rimandati alle rispettive province di origine perché vivevano illegalmente nella capitale, 11 recidivi condannati al lavoro correzionale senza internamento, mentre altri 59 plurirecidivi sono stati processati penalmente”.

cool.gif Ecco invece, sempre secondo la Sanchez, qual'è la differenza tra chi è costretto a rimanere a Cuba, e chi invece ci va per 'guardare dall'alto' di un autobus a due piani.
E' il 26 maggio 2008, nel suo diario on-line si legge: "Una nuova linea di autobus circola da qualche settimana per le strade dell'Avana. Con un colore rosso intenso, grandi annunci e un insolito piano superiore... I suoi clienti sono quei turisti interessati a una visita condensata dei principali luoghi della nostra città. Magnifica opportunità per coloro che preferiscono guardare dal secondo piano ciò che a livello del suolo si vede in maniera totalmente diversa...
... Dai sedili della parte superiore i volti felici dei viaggiatori ci parlano di un'Avana che soltanto loro sembrano vedere. La verità è che non mi stupisce tanta miopia, perché gli effetti sulla percezione che provoca un rinfrescante mojito sono fin troppo noti...
... Un vicino un giorno mi domandò qual è la differenza più visibile tra un turista e un cubano. Nella mia semplicità, gli enumerai le creme solari, le guide Lonely Planet e lo spray contro le zanzare... però non è così. La risposta era più evidente: un turista guarda sempre verso l'alto. Resta stupefatto dall'architettura, dalle vetrate, dagli archi e dalle colonne; mentre noi cubani camminiamo facendo attenzione alle buche che potrebbero mettere in pericolo le nostre caviglie".

smoker.gif ... E di Che Guevara? Cosa dirà la blogger di quell'eroe-bandito? :
“Da voi è un simbolo di lotta, rivoluzione ecc. , ma qui da noi fa solo parte di quella schiera di mummie che sono state o che sono tuttora al potere. Difficile identificarlo in qualcosa d'altro. Se vedo qualcuno con la maglietta con la faccia del Che per le vie dell'Avana o è un turista o è uno ben inquadrato nel partito”.

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