martedì 29 luglio 2008

La principessa sul pisello


M
arina Garaventa è una principessa. Sul pisello, precisa lei!
Sempre attiva ed entusiasta della vita, dal 2003 è attaccata ad un respiratore che la tiene in vita. Da allora la sua esistenza -dice- è cambiata totalmente. Ma il suo spirito è rimasto uguale.
Vive in simbiosi col suo pc. Che le permette di parlare, leggere, lavorare. E soprattutto comunicare.
E naturalmente ha un blog (www.laprinicipessasulpisello.splinder.com).

In questi giorni, nonostante i suoi molti impegni, Sua Altezza ha deciso di abbandonare l'etichetta. E quando ha capito che sul caso di Eluana Englaro si erano dette troppe kazzate, ha preso carta e penna (si fa per dire), e ha inviato una lettera al direttore del quotidiano La Stampa.
Con quella missiva ha spernacchiato Giuliano Ferrara (che dovrebbe bersi tutte le bottigliette d'acqua per fare plin plin), Adriano Celentano (e il suo inutile predicozzo), e il cardinal Bagnasco (Dio lo perdoni per la sua cattiveria!).

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LETTERA A 'LA STAMPA'


Caro Direttore,
sono Marina Garaventa, ho 48 anni e sono, più o meno, nella stessa situazione in cui era Piergiorgio Welby: come lui, ho il cervello che funziona benissimo, diversamente da lui, posso ancora usare le mani e la mimica facciale.
Come ho seguito il caso Welby, esprimendo la mia opinione, ho seguito il caso, ben più grave del mio, di Eluana Englaro e mi sono 'rallegrata' della sentenza che ne sanciva la conclusione, sperando che nessuno si permettesse di intromettersi in un caso così delicato e personale. Non avevo la benché minima intenzione di dire o scrivere alcunché fino all’altra mattina alle 7 quando, ascoltando i primi notiziari, ho sentito tante 'cazzate' che mi sono decisa a dire la mia. Io sono abituata a esprimere opinioni, dare giudizi e consigli solo su cose che conosco bene e che ho vissuto personalmente e mi piacerebbe tanto che tutti si regolassero così...
Con queste parole mi riferisco, in particolare, alle recenti 'sortite' di alcuni personaggi noti che, in un delirio di onnipotenza, dicono la loro, scrivono lettere patetiche e organizzano raccolte pubbliche di bottiglie d'acqua: le bottiglie, a Eluana, non servono perché sia l'acqua sia la nauseabonda pappa che la tiene in vita e che anch'io ho provato per mesi, le arriva attraverso un sondino.
Bando quindi ai simbolismi di pessimo gusto di Giuliano Ferrara, stimato giornalista, e al paternalismo di Celentano, mio cantante preferito. In quanto al mio esimio concittadino, il Cardinal Bagnasco, sarebbe cosa buona e giusta che, prima di esprimersi su quest'argomento, avesse la bontà di spiegarci perché a Welby è stata negata la messa e, invece, il 'benefattore' della Magliana, Renatino De Pedis, è sepolto in una nota chiesa romana.
A questo punto, però, siccome neppure a me piace fare della teoria, propongo a questi signori di prendersi un anno sabbatico e offrirlo a Eluana: passare con lei giorni e notti, lavarla, curarle le piaghe, nutrirla, farla evacuare, urinare, girarla nel letto, accarezzarla, parlarle nell'attesa di una risposta che non verrà mai. Sono disponibile anche a mettermi a disposizione per quest'esperimento ma, devo avvisare tutti che, per loro sfortuna, io sono sicuramente meno docile di Eluana e se qualcuno, chiunque sia, venisse per insegnarmi a vivere, lo manderei, senza esitazione, 'affanc...'.
... Parliamoci chiaro: i malati come me, come Welby ed Eluana, sono già morti! Sono morti il giorno in cui il loro corpo ha 'deciso' di smettere di funzionare e hanno ricevuto dalla tecnologia, che io ringrazio sentitamente, l'abbuono, il regalo di un prolungamento dell'esistenza.
... Nel momento in cui il gioco non vale più la candela, il paziente deve poter decidere quando e come staccare la spina. Lo Stato deve garantire la miglior vita possibile a questi malati, tramite assistenza, supporti tecnologici e contributi ma non può arrogarsi il diritto di decidere della loro vita sulla base di astratti principi etici, molto validi per chi sta col culo su un bel salotto, ma che diventano assai stucchevoli quando si sta nel piscio...

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